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Due esordi fra l’incertezza e la disillusione dei nostri tempi
27 Maggio 2016 @ 19:30 - 21:30
Presentazione dei libri d’esordio di Claudia Grande, Una rosa gialla di carta (Giovane Holden 2015), e di Vilo Mei, Whatsername (Porto Seguro 2015).
Una rosa gialla di carta
Una silloge di racconti che segna il felice esordio di una giovane scrittrice. Dieci racconti medio-brevi, ben costruiti, caratterizzati da un’attenta analisi della psicologia dei personaggi i quali assumono significato esclusivamente in virtù delle loro azioni, motivo per cui alcuno di essi è raccontato con un nome e un cognome. Una scelta stilistica che offre uno spaccato narrativo assolutamente originale in quanto permette al Lettore un processo, intimo e misterico, di immedesimazione. Una ragazza, da sola, il giorno del proprio compleanno prende un treno per Bologna e riflette sul suo futuro. Un uomo incapace di realizzarsi, vittima e complice del proprio fallimento. Un giovane alle prese con un forte vuoto interiore. Un uomo passeggiando per Roma di notte affronta un incubo che lo tormenta da sempre. Una ragazza navigando in internet riflette sulla fragilità dei rapporti umani e sull’amore. Un uomo ripensa all’incontro con una donna bellissima che avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita. Una giovane cerca di risvegliare l’attenzione del suo ex su Facebook. Una ragazza seduta al tavolino di un bar osserva il mondo attorno a sé. E ancora il racconto che dà il titolo alla raccolta e che si rifà a una poesia di Ginsberg: una ragazza riprende in mano la propria vita e si apre alla speranza del domani. Claudia Grande dipinge le incertezze, le paure, la solitudine i desideri, la voglia di rinascere a se stessi, l’amore e i suoi affanni.
Whatsername
Dante è un ragazzo vizioso, un sognatore incasinato che vive in un’altrettanto incasinata città. Tutto inizia in una mattina di Novembre con una telefonata di Beatrice che lo porterà a interrogarsi su fatti di cui non ha il minimo ricordo. La monotonia delle sue giornate verrà interrotta dalla notizia della scomparsa della ragazza. A poco a poco frammenti di ricordi riaffiorano nella sua mente, e i vizi a cui è legato lo condurranno in una realtà parallela e introspettiva in cui ragione e libero arbitrio vengono sostituiti da orari e colonne sonore, e dove la figura di un personale Lucifero e le sue tentazioni renderanno ardua la ricerca della sua Lei, sempre stata nel loro posto speciale.
Claudia Grande è nata a Chieti nel 1990.
Una laurea in Giurisprudenza – è tirocinante in uno studio legale internazionale di Bologna – e la passione per la pittura e la scrittura. Nel 2014 ha seguito due corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore Gianluca Morozzi. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo importanti riconoscimenti.
La silloge di racconti Una rosa gialla di carta è la sua prima pubblicazione.
Vilo Mei, livornese classe ’89, dannato da una disumana insonnia, inizia a scrivere brevi poesie ermetiche sperando che lo aiutino a scappare da quella realtà che mai gli è appartenuta e che sempre più continua a stargli stretta. Scrivere diviene presto una necessità, e nel 2011, grazie al suo mentore, lo scrittore bolognese Gianluca Morozzi, pubblica il racconto “6-6-seitan” per l’antologia “Auto Grill”. Oggi finalmente vede la luce il suo primo romanzo rimasto chiuso per anni in cartelle nascoste nell’hard disk.